Il cashmere è ottenuto dal vello della Capra Hircus, originaria degli altipiani tibetani, nella regione dell’Himalaya e principalmente in Mongolia.
In Primavera, quando l’aria si riscalda la capra perde una parte dei suoi peli. In questo periodo infatti, si preferisce raccogliere la preziosa lana. La raccolta del cashmere si può effettuare in due modi, a seconda che le capre siano ancora selvatiche (essenzialmente in Himalaya), o addomesticate (in Mongolia dove oggi si produce oltre il 70% del cashmere mondiale). Nell’Himalaya, ad esempio, il cashmere viene prodotto secondo un metodo totalmente artigianale ed ecologico: quando la capra ha caldo, si strofina contro le rocce e gli arbusti per accelerare la sua muta, lasciandovi impigliati molti ciuffi. I montanari locali percorrono allora la montagna in lungo e in largo per raccogliere parzialmente la mitica lanugine.
Una capra produce solo 100 grammi di cashmere utilizzabile: quindi per la creazione di una maglia è necessaria lana raccolta da almeno 2 capre. Questo è anche uno dei motivi, per i quali, il costo finale di una maglia in cashmere, è molto alto.
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